Riguardo la marina imperiali, dati che abbiamo sono assolutamente frammentari e incompleti, perciò possiamo soltanto farci un'idea generica dello stato delle cose che espongo in questo articolo:
La prima data degna di menzione è il 462, con la famosa battaglia di Capo Bon, dove la flotta combinata delle due metà dell'impero venne distrutta dai Vandali.
Le fonti del tempo parlano di 1.100 navi e 100.000 uomini, cifra assolutamente inverosimile, che può essere ridimensionata a stando larghi a 30.000 uomini e forse 100-200 navi da guerra, di cui la maggior parte fedeli a Costantinopoli (mi risultano solo due squadre navali sotto il controllo di Ravenna).
Nei decenni successivi la flotta fu usata in rarissime occasioni e mai in grandi battaglie, probabilmente vista l'assenza di pericoli imminenti. è lecito supporre che Costantinopoli mantenesse giusto una ridotta forza d'azione per le emergenze, ma non possiamo stabilire quanto fosse grande.
La flotta dell'imperatore Anastasio ammontava a 100 navi da guerra se teniamo in considerazione i contemporanei.
Sotto l'imperatore Giustiniano, la riconquista dell'Occidente venne fatta con sole 92 navi da guerra e cinquecento trasporti.
Nel 551, una flotta di 50 navi distrugge gli scafi dei Goti, inferiori di numero, presso Sena Gallica (Senigallia), questi dati sembrano ridimensionare le stime dei contemporanei sulla marina dei Goti, che viene contata con il numero assurdo di 400 navi da guerra.
Dall'epoca di Costantino fino alla grande guerra persiana e alla conseguente invasione degli Arabi, Treadgold stima che la flotta imperiale avesse circa 30.000 rematori e, se consideriamo le proporzioni dei periodi successivi (con un po' di fantasia), i marinai dovevano essere al più qualche migliaio, forse 5.000. Non è chiaro quanto sia stata impattante la grande peste del 541.
La contrazione durante il periodo delle grandi perdite territoriali porta i rematori a 18.500 nel 775 e ancora a 14.600 nell'842. I contemporanei citano le principali incursioni della flotta imperiale con circa 400 navi da guerra, una cifra che sembra molto esagerata, anche se, paradossalmente, il numero delle navi doveva essere maggiore che in passato a causa della competizione sul mare.
Durante la spedizione cretese del 911 la flotta doveva comprendere 32.000 rematori, 8.000 soldati e forse 150 navi da guerra. Queste cifre aumentano ancora con la spedizione del 960 con forse 307 navi.
Questo periodo è considerato l'apogeo della flotta imperiale, infatti nei decenni successivi i finanziamenti alla marina vennero drasticamente tagliati, si ripiegò sull'uso di navigli più piccoli e maneggevoli, infine, si iniziò ad usare la flotta veneta, con le conseguenze che tutti noi sappiamo.
Nel 1078, la situazione della flotta era così critica che stava "divenendo [...] un imbarazzo per i Romani".
Un'inversione di tendenza si ebbe con i Comneni, in particolare con Manuele, che apparentemente rimise in sesto una flotta di 150 navi da guerra e 80 navi da trasporto, ma tale flotta venne rapidamente dimensionata per contenere le spese dopo la morte dell'imperatore, tanto che alla fine del secolo erano rimaste forse 30 navi da guerra.
Dopo il disastro del 1204, la marina di Nicea e dei Paleologi fu assolutamente minuscola, ma raggiunse il picco di 80, forse 100 navi da guerra nel 1261, per poi essere totalmente azzerata da Andronico II; all'inizio del secolo l'imperatore ci ripensò e rimise in mare 20 navi da guerra, drammaticamente insufficienti per ogni evenienza.
Il censimento del 1321 conta circa 3000 rematori e forse una decina di navi da guerra. Le navi sarebbero rimaste attorno a quella cifra fino al 1453.
Quando si parla di Impero di certo non ci immaginiamo marinai che veleggiano in armi nel Mediterraneo. Intendiamoci, anche per quelle popolazioni che vivevano sul mare le battaglie navali furono pochissime e non a caso... allestire una flotta, mantenerla e renderla operativa aveva dei costi assolutamente esorbitanti e si rischiava comunque che fosse affondata alla prima tempesta.
Nonostante tutto, sono riuscito a stilare una classifica delle 5 più grandi e importanti battaglie navali che coinvolgono la flotta imperiale. I numeri vanno come sempre analizzati, ma sono senza dubbio impressionanti
5) Battaglia di Cartagena (461): tra le forza dell'Impero d'Occidente e quelle dei Vantali. Gli imperiali schierano tutta la flotta in loro possesso, circa 300 navi da guerra e 20.000 soldati.
La flotta dei Vandali era sicuramente molto meno numerosa, difficilmente superiore al centinaio di navi, ma riesce a vincere con l'aiuto di alcuni traditori e un attacco inaspettato che le permette di catturare molte navi nemiche prima all'ancora, prima che potessero prepararsi alla battaglia.
Il risultato è una sconfitta schiacciante per i Romani, che perdono praticamente tutta la flotta; per i Vandali le perdite furono minime.
4) Battaglia del Bosforo (944 circa): combattuta tra i Romani e i Rus di Kiev. I primi schierano inizialmente solo 15 navi, supportate poi ad rinforzi indefiniti, ma non molto numerosi.
I Rus schierano "oltre 1000 navi" e 40.000 uomini, ma un'analisi moderna potrebbe stimare questo numero forse a 200-250 navi.
I Rus si lanciano all'attacco senza preoccupazione e vengono travolti inaspettatamente dal fuoco greco che ne distrugge l'intera flotta, a detta dei cronisti del tempo. Le perdite per i Romani sono minime e ottengono una vittoria schiacciante.
3) Battaglia di Masts (645): tra le forze dei Romani e quelle degli Arabi. La flotta imperiale contava 500 navi, un numero probabilmente esagerato, mentre quella araba ne contava 200. Lo scontro ebbe svolgimento incerto ma sappiamo che alla fine gli Arabi ottennero una vittoria di misura; nonostante "quasi tutta la flotta" dei Romani fosse stata distrutta o danneggiata, i musulmani subirono perdite talmente pesanti da dover interrompere la spedizione.
2) Assedio di Costantinopoli (717): sempre tra le forze dei Romani e degli Arabi. I dati sono molto incerti e contradditori; si dice che gli invasori avessero 2.000 navi e 120.000 uomini, cifra assolutamente impossibile. I dati sulla flotta romana non sono noti, ma si sa che era molto inferiore a quella del nemico.
Considerando anche le altre battaglie del periodo, è probabile che la flotta araba avesse al più 300 navi e quella romana 200 o una cifra simile.
La flotta araba fu colpita da delle diserzioni, messa in rotta da quella romana, affondata da una tempesta e perfino dall'eruzione del vulcano di Santorini! Le cronache dicono che solo 5 navi fecero ritorno a casa.
Vittoria schiacciante romana.
1) Battaglia di Capo Bon (468): combattuta tra la flotta combinata delle due metà dell'Impero e quella dei Vandali.
Procopio parla di oltre 1000 navi e 100.000 uomini, come detto sopra.
I Vandali avevano una flotta molto più piccola, forse 250-300 navi navi.
Nonostante tutto, per una serie di clamorosissimi errori tattici, i Romani si posizionarono in un passaggio angusto e vennero colpiti da delle navi incendiarie che distrussero totalmente la flotta.
Nonostante alcune navi si fossero salvate, fra le quali l'ammiraglia del comandante Basilisco, molti storici concordano che un diverso esito avrebbe cambiato la storia di tutto l'Occidente.
Per questo, la sconfitta di Capo Bon rimane la più grande e importante battaglia navale romana.
Un articolo di Emanuele Rizzardi
è uscito il nostro nuovo romanzo storico! Il trono del leone
Supportaci leggendo un libro di Assobyz e iscriviti alla nostra associazione!
Comments