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Immagine del redattoreEmanuele Rizzardi

Ius Primae Noctis, la storia di un falso


Come molti di voi sanno bene, quando scrivo tengo ad una cosa in particolare... fare delle storie che siano accurate e plausibili, in modo che la passione per un mondo che non c'è più non abbia bisogno di essere infiorettata a falsificata da miti e leggende che magari piacciono molto al pubblico poco istruito, ma che sono, di fatto, delle vere e proprie castronerie.

Lo ius primae noctis, ossia la legge che permetteva al signore feudale o al re di abusare della novella sposa dei suoi sudditi durante la prima notte di nozze, è uno dei miti più duri in assoluto a morire, complice il fatto che ci viene ciclicamente riproposto in decine di film, romanzi storici, serie tv e produzioni dove il budget è molto alto, ma la storicità bassa. L'esempio più famoso credo sia il file Braveheart con Mel Gibson, che trasforma la rivolta di William Wallace in un'insurrezione causata proprio da questa legge.

Come diceva il prof. Cardini, quest'idea che il signore feudale possa abusare di una giovane donna e il tutto venga garantito addirittura da delle leggi rappresenta il "Medioevo immaginario"; ossia una serie di invenzioni e falsità che le persone meno istruite si fanno nella loro testa e inseriscono in un periodo storico che loro chiamano "Medioevo", ma che in realtà non esiste.


Pensare che fosse esistita una legge del genere è anzitutto illogico, perchè perfino nelle civiltà più primitive esistono dei codici che regolano il comportamento di tutti, pensiamo poi ai codici di Giustiniano e al complesso sistema del diritto Romano! Intendiamoci, il signore locale poteva disporre senza troppi problemi delle giovinette di suo interesse, ma pensare che addirittura lo Stato ritenesse lecito questo comportamento è assurdo.

Ma anche supponendo che una legge del genere possa esistere, perchè sappiamo che in realtà non fu così? Beh, semplicemente perchè non esiste alcuna fonte del tempo che ne parli; certo, i meno istruiti potranno pensare che del Medioevo non sappiamo nulla perchè erano tutti ignoranti e nessuno scriveva, ma non è così. Abbiamo qualsiasi genere di opera scritta nel Medioevo, perfino contratti di affitto o registri di funerali e matrimoni... pensare che una legge così importante fosse esistita ma nessuno si sia preso la briga di scriverlo fa alquanto ridere.


Ma allora, da dove nasce questa leggenda nera? Probabilmente da errate interpretazioni e "licenze poetiche" di epoche successive, volte a screditare il Medioevo, specialmente in ambito protestante in funzione anticattolica e antipontificia; le prime volte che si parla di ius primae noctis è grossomodo nel 1600. Viene menzionato per esempio da Shakespeare nel 1591 in Enrico V, parte 2.

Esistevano delle tasse o dei tributi che i novelli sposi dovevano versare in alcuni contesti: se per esempio se uno dei due doveva trasferirsi in una differente comunità, oppure un pagamento da effettuare all'autorità civile per l'autorizzazione alle nozze; a volte invece erano proprio i comuni cittadini a chiedere di poter pagare una tassa per avere un beneficio, tipo accorciare il periodo di astinenza previsto durante le nozze. Per esempio, esisteva una regola in ambito anglosassone che impediva ai novelli sposi di consumare il matrimonio durante la prima notte di nozze; ad un certo punto i cittadini si sono semplicemente chiesti "ma non possiamo pagare il vescovo per toglierci questo impiccio?" Così è stato, ma in una lettura più tarda questo è stato interpretato come " scandalo, il vescovo poteva abusare delle donne la prima notte di nozze".

A volte queste tasse venivano pagate anche all'autorità ecclesiastica e questo ha contribuito a forgiare il mito della chiesa corrotta dove vescovi malvagi potevano abusare delle giovani donne.

Nel 1527, lo storico scozzese Hector Boece scrisse che nel passato io ius primae noctis era in vigore in Scozia per volere di re Ewen e che venne abolito da re Malcolm III, ma non ci risulta che Malcolm abbia fatto nessuna legge e tantomeno che re Ewen sia esistito.

L'esistenza stessa di questo fantomatico ius primae noctis è talmente nebuolosa e senza criterio che cambia in base al Paese o al periodo: a volte viene collocato nell'alto Medioevo, nel Basso, in entrambi, o ancora in epoche più remote. Geograficamente è di solito limitato al mondo Occidentale: isole britanniche, Germania, Francia, Svizzera, Italia, ma a volte una esclude l'altra.

Bisogna importante notare come, con la rinascita delle città dell'anno 1000, i cittadini abbiano iniziato a richiedere maggiori privilegi ai signori fondiari come l'abolizione delle corves, l'ottenimento di diritti esclusivi del signore locale, maggiori libertà "imprenditoriali" e così via; per farlo, si presentavano con un bel sacco d'oro e negoziavano in pace, oppure imbracciavano le armi e si scatenavano rivolte; alla fine del '300 in Inghiterra le rivolte per le tasse furono notevoli.

Durante questi eventi, lo ius primae noctis non viene citato nemmeno una volta... insomma, una legge così despotica e odiosa non era nella lista di quelle da distruggere da parte dei poveri contadini oppressi... perchè ovviamente non era mai esistita.

Come dice lo storico Alessandro Barbero "Lo ius primae noctis è una straordinaria fantasia che il Medioevo ha creato, che è nata alla fine del Medioevo, ed a cui hanno creduto così tanto, che c'era quasi il rischio che qualcuno volesse metterlo in pratica davvero, anche se non risulta che sia mai successo davvero.

In realtà è una fantasia: non è mai esistito."


Un articolo di Emanuele Rizzardi






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English Version:


As many of you know, when I write I value one thing in particular--making stories that are accurate and plausible, so that the passion for a world that is no longer there does not need to be inflated to falsification by myths and legends that may appeal greatly to the uneducated public but are, in fact, outright rubbish.

The ius primae noctis, i.e., the law that allowed the feudal lord or king to abuse the new bride of his subjects on their wedding night, is one of the toughest myths ever to die, aided by the fact that it is cyclically reintroduced to us in dozens of films, historical novels, TV series and productions where the budget is very high but the historicity low. The most famous example I think is the Braveheart file with Mel Gibson, which turns William Wallace's revolt into an insurrection caused by this very law.

As Prof. Cardini said, this idea that the feudal lord can abuse a young woman and the whole thing is even guaranteed by laws represents the "Imaginary Middle Ages"; that is, a series of inventions and falsehoods that less educated people make up in their heads and insert into a historical period that they call the "Middle Ages," but which does not actually exist.


To think that such a law had existed is first of all illogical, because even in the most primitive civilizations there are codes that regulate everyone's behavior, think then of Justinian's codes and the complex system of Roman law! Mind you, the local lord could dispose of the young girls of his interest without too much trouble, but to think that even the state considered this behavior lawful is absurd.

But even assuming that such a law could exist, why do we know that in reality it did not? Well, simply because there is no source from the time that talks about it; sure, the less educated may think that we know nothing about the Middle Ages because everyone was ignorant and no one wrote, but that is not the case. We have all kinds of works written in the Middle Ages, even lease agreements or records of funerals and marriages... to think that such an important law existed but no one bothered to write it down is quite laughable.


But then, where did this black legend originate? Probably from misinterpretations and "poetic licenses" of later eras designed to discredit the Middle Ages, especially in Protestant circles in an anti-Catholic and anti-Pontifical function; the first time ius primae noctis is mentioned is roughly in the 1600s. It is mentioned, for example, by Shakespeare in 1591 in Henry V, Part 2.

There were taxes or tributes that newlyweds had to pay in certain contexts: for example, if one of the couple had to move to a different community, or a payment to be made to the civil authority for permission to marry; sometimes, however, it was just ordinary citizens who asked to be allowed to pay a tax in order to have a benefit, like shortening the period of abstinence provided during the wedding. For example, there was a rule in Anglo-Saxon circles that prevented newlyweds from consummating the marriage during the wedding night; at some point citizens simply asked, "but can't we pay the bishop to get this out of the way?" So it was, but in a later reading this was interpreted as " scandal, the bishop could abuse women on their wedding night."

Sometimes these fees were also paid to church authority, and this helped forge the myth of the corrupt church where wicked bishops could abuse young women.

In 1527, Scottish historian Hector Boece wrote that in the past io ius primae noctis was in force in Scotland at the behest of King Ewen and that it was abolished by King Malcolm III, but we are not aware that Malcolm made any law, let alone that King Ewen existed.

The very existence of this fictitious ius primae noctis is so nebulous and without criterion that it changes according to country or period: sometimes it is placed in the early Middle Ages, in the Dark Ages, in both, or even in earlier times. Geographically it is usually limited to the Western world: the British Isles, Germany, France, Switzerland, Italy, but sometimes one excludes the other.

It is important to note how, with the revival of cities in the year 1000, citizens began to demand greater privileges from landed lords such as the abolition of corves, obtaining exclusive rights of the local lord, greater "entrepreneurial" freedoms, and so on; to do so, they would either show up with a big sack of gold and negotiate in peace, or they would take up arms and start riots; in late 1300s in England, riots over taxes were notable.

During these events, ius primae noctis is not mentioned even once ... in short, such a despotic and hateful law was not on the list of those to be destroyed by the poor oppressed peasants ... because it obviously had never existed.

As historian Alessandro Barbero says, "The ius primae noctis is an extraordinary fantasy that the Middle Ages created, that was born at the end of the Middle Ages, and that they believed in so much, that there was almost a risk that someone would want to put it into practice for real, even though it doesn't turn out that it ever really happened.

It's actually a fantasy: it never existed."



An article by Emanuele Rizzardi


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