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Immagine del redattoreEmanuele Rizzardi

Gli Alani nel Medioevo

Gli Alani erano una popolazione di origine iranica di pastori seminomadi, antenati dei moderni Osseti che si stanziarono a nord delle terre occupate dagli antenati dei Georgiani, durante il I secolo. Parlavano una lingua est-iranica, simile allo Scita e al Saci, antenato del moderno Osseto.

Erano ben conosciuti già ben noti ai Romani ben prima delle invasioni barbariche, ma molti si aggregarono successivamente alle scorrerie dei barbari nell'Impero Romano d'Occidente, formando un regno effimero nella penisola Iberica, mentre quelli rimasti nel Caucaso crearono un loro dominio, che divenne piuttosto vasto e raggiunse l'apogeo nel periodo successivo all'anno 1000.

Inizialmente furono alleati o comunque amici di Costantinopoli, ma ostili ai signori della Georgia; tra il 600 e il 700 mantennero l'indipendenza, ma a causa della pressione degli arabi dovettero diventare dei vassalli dei potenti Khazari; infatti tra il 728 e il 758 gli arabi penetrarono nel territorio degli Alani, non riuscendo a conquistarlo del tutto. Si liberarono dall'influenza Khazara attorno all'800, entrando nell'orbita di Costantinopoli con cui si allearono ripetutamente in funzione difensiva.

Fino almeno al 1204, il re degli Alani viene chiamato a Costantinopoli "exusiocrator" (ἐξουσιοκράτωρ)

Nonostante gli Alani subissero l'influenza religiosa e culturale della vicina Georgia e del mondo bizantino, convertendosi anche al cristianesimo, furono sempre guerrieri temibili ed indipendenti, eccellenti cavalieri leggeri abili con l'arco, maestri della razzia e delle incursioni. Furono famosi come mercenari leggeri fino al 1350 circa e vennero largamente impiegati dai Romani di Costantinopoli e dai signori latini della Grecia; il termine "Alano" a quel punto stava ad indicare in genere una serie di popolazioni della steppa come i Cumani per esempio.

Subirono un duro colpo ad opera dei Mongoli verso la fine del 1230 e infine il regno venne distrutto da Tamerlano e moltissimi Alani sterminati.

Tradizionalmente, quando parliamo di regno degli Alani Medioevali si stima la fine del regno nel 1239, mentre il suo inizio è stimabile tra attorno all'800.

Gli Alani rimasti si riorganizzarono in vari clan che si strutturano in due piccoli regni a cavallo delle montagne del Caucaso, mentre molti altri decidono di fuggire ad occidente, mischiandosi con le popolazioni che abitano una parte delle attuali Moldavia e Ucraina.

Nessuno di questi tre "regni", riuscirà mai ad ottenere la gloria del passato e saranno col tempo inglobati dagli ingombranti vicini Russi e Ottomani. Ancora del 1444 sopravvivevano piccoli dominii Alani a nord del Caucaso.

La capitale del regno fu Maghas (o Magas), la cui locazione è incerta e che viene riportata solo da fonti terze; la città venne distrutta dai Mongoli nel 1239 e mai più ricostruita, anche se venne fondata una città omonima nel 1995.

Non sappiamo molto nemmeno dei re di Alania, ma abbiamo almeno qualche nome:

Dinastia Tsarazon:

- Urdur (o Durgulel) fu il primo re di cui abbiamo un nome dopo il dominio dei Khazari e morì in battaglia contro i georgiani nel 1029.

- Rosmik fu alleato dei Comneni durante gli anni della Prima Crociata e combatté i Normanni durante l'ascesa di Alessio Comneno.

- Khddan fu genero di Giorgio III di Georgia.


Dinastia Bagrationi:


- Davide fu imparentato con i sovrani di Georgia.

- Davide fu bisnipote del precedente e sposò la famosa regina Tamar di Georgia.


Dinastia Aksasarp'akaiani:


- Kachiruk Ulu fu l'ultimo re del regno unito, venne ucciso dai Mongoli nel 1237. (dinastia incerta)

- Os-Bagatar fu una figura leggendaria, per certi versi assimilabile a re Artù, chiamato anche "l'ultimo re".


Bibliografia:


Caucasus and the Alans: Ages and peoples. - M . : Nauka (Main edition of Eastern literature), 1984


Sitografia:


Articolo di Emanuele Rizzardi:










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ENGLISH VERSION:


The Alans were a population of Iranian origin of semi-nomadic herders, ancestors of the modern Ossetians who settled north of the lands occupied by the ancestors of the Georgians, during the first century. They spoke an East-Iranian language, similar to Scythian and Saci, the ancestor of modern Ossetian.

They were already well known to the Romans well before the barbarian invasions, but many later joined the barbarian incursions into the Western Roman Empire, forming an ephemeral kingdom in the Iberian Peninsula, while those who remained in the Caucasus created their own domain, which became quite large and reached its apogee in the period after the year 1000.

Initially they were allies or at any rate friends of Constantinople, but hostile to the lords of Georgia; between 600 and 700 they maintained their independence, but because of pressure from the Arabs they had to become vassals of the powerful Khazars; in fact between 728 and 758 the Arabs penetrated the territory of the Alans, failing to conquer it completely. They freed themselves from Khazara influence around 800, entering the orbit of Constantinople, with which they allied themselves repeatedly in a defensive capacity.

Until at least 1204, the king of the Alans was called "exusiocrator" (ἐξουσιοκράτωρ) in Constantinople.

Although the Alanians were under the religious and cultural influence of neighboring Georgia and the Byzantine world, even converting to Christianity, they were always fearsome and independent warriors, excellent light horsemen skilled with the bow, and masters of raiding and raiding. They were famous as light mercenaries until about 1350 and were widely employed by the Romans of Constantinople and the Latin lords of Greece; the term "Dane" at that point generally stood for a range of steppe peoples such as the Cumans for example.

They suffered a severe blow at the hands of the Mongols in the late 1230s, and finally the kingdom was destroyed by Tamerlane and a great many Dane exterminated.

Traditionally, when we talk about the reign of the Medieval Alans we estimate the end of the kingdom in 1239, while its beginning can be estimated between around 800.

The remaining Alans reorganized into various clans that structured themselves into two small kingdoms straddling the Caucasus Mountains, while many others decided to flee to the west, mixing with the peoples inhabiting part of present-day Moldavia and Ukraine.

None of these three "kingdoms," will ever achieve the glory of the past and they will in time be encompassed by their unwieldy Russian and Ottoman neighbors. Even as late as 1444 small Alani dominions survived north of the Caucasus.

The capital of the kingdom was Maghas (or Magas), the location of which is uncertain and is reported only from third-party sources; the city was destroyed by the Mongols in 1239 and never rebuilt, although a city of the same name was founded in 1995.

We do not know much about the kings of Alania either, but we have at least a few names:


Tsarazon Dynasty:

- Urdur (or Durgulel) was the first king whose name we have after Khazari rule and died in battle against the Georgians in 1029.

- Rosmik was an ally of the Comnenes during the years of the First Crusade and fought the Normans during the rise of Alexius Comnenus.

- Khddan was a son-in-law of George III of Georgia.


Bagrationi Dynasty:


- David was related to the rulers of Georgia.

- David was great-grandson of the previous one and married the famous Queen Tamar of Georgia.


Aksasarp'akaiani Dynasty:


- Kachiruk Ulu was the last king of the united kingdom; he was killed by the Mongols in 1237. (uncertain dynasty)

- Os-Bagatar was a legendary person, in some ways comparable to King Arthur, also called "the last king."


Bibliography:


Caucasus and the Alans: Ages and peoples. - M . : Nauka (Main edition of Eastern literature), 1984


Sitography:

Alanika, encyclopedia of the Alans.


Translated by Luca Sirgianni


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