La Macedonia è stata molte cose durante il tempo: un regno, una provincia, un'espressione geografica, un themata e così via. Oggi esistono di fatto due Macedonie: la repubblica di Macedonia del Nord, dove si parla la lingua macedone moderna, una lingua slava che non ha correlazioni con il Macedone antico, e la provincia di Macedonia, una regione della Grecia.
In questo articolo vengono esposte le maggiori teorie sul Macedone antico, corrispondente ad una parte dell'attuale provincia greca di Macedonia.
Quello che sappiamo del Macedone antico è che veniva scritto con caratteri greci, anche se aveva un lessico e una fonetica molto diversa dal greco e dagli altri dialetti greci maggiori.
Quanto è certo è che questa lingua è molto antica (I millennio avanti cristo), è durata a lungo (fino al 300 DC) ed era certamente, senza dubbio, di origine indoeuropea.
Questo ha portato i linguisti a formulare una serie di ipotesi che semplificherò per renderle comprensibili a tutti, se mi perdonate l'approccio bonario:
- Tesi tedesca I: il Macedone era un dialetto greco mescolato con l'illirico o il tracio che lo hanno reso diverso dalla lingua originaria, ma comunque altamente assimilabile
- Tesi greca: il Macedone era un dialetto totalmente greco influenzato dal sostrato non-indoeuropeo. Le differenze con il greco vero e proprio sono solo prestiti linguistici di altri popoli.
- Tesi tedesca II: il Macedone era un dialetto illirico misto al greco. Che è in sostanza quanto esposto nella tesi I ma invertendo le lingue.
- Tesi Bulgara: il Macedone era una lingua sorella del greco, ma indipendente, probabilmente con influenze dei Traci e di altri popoli. Questa tesi è diversa da quella tedesca perchè essa sostiene che il Macedone fosse comunque una lingua greca, seppur anomala, mentre la tesi Bulgara la colloca come lingua separata.
- Tesi Rumena: il Macedone era una lingua indoeuropea indipendente prossima al greco, al tracio e al frigio.
- Tesi obsoleta: il Macedone era una lingua isolata, come il Basco. Questa tesi è ormai considerata non affidabile.
Oltre a quanto detto, è da notare che abbastanza di recente è stata rinvenuta in Macedonia (greca) almeno un’iscrizione in un dialetto greco – più o meno simile al Dorico – diverso da ogni altro dialetto, ma diverso (e molto più greco) dal macedone conosciuto.
È quindi un fatto che in Macedonia c’erano due lingue diverse dal greco comune, di cui una sicuramente dialetto greco nordoccidentale (quella dell’iscrizione), l’altra lessicalmente greca ma dal suono ‘paleobalcanico’.
Non dobbiamo pensare che l'esistenza di più lingue in una sola popolazione sia un fatto raro.
È la situazione che si trova, per esempio, nelle Valli Provenzali del Piemonte o nei Comuni di lingua arbëresh: italiano come lingua alta, provenzale o arbëresh come lingua ‘bassa’ e piemontese o rispettivamente una varietà meridionale media come mesoletto (lingua intermedia).
Nella Macedonia antica il greco comune aveva la funzione di lingua alta, il macedone era il dialetto locale (forse perfino diverso a seconda dei luoghi) e il dialetto greco della nuova iscrizione era il mesoletto, una lingua per capirsi fra Macedoni ma che non richiedesse l’apprendimento del greco comune.
Siccome tutto questo è basato su dati obiettivi (le attestazioni letterarie del greco comune, l’attestazione epigrafica del dialetto greco macedone e l’attestazione nelle glosse del macedone classicamente inteso), la questione rimane solo la solita: che cos’era questo tipo di macedone.
In conclusione potrebbe essere esistito un greco locale altolocato, un macedone usato come lingua franca e una seconda variante di macedone locale (simile ai nostri dialetti).
La visione classica è l’unica per la quale valgono le varie alternative enumerate all'inizio del post, che in pratica si raggruppano in tre:
- il macedone è un dialetto greco più divergente dagli altri che qualsiasi altro dialetto (del resto, un dialetto più divergente ci deve pur essere);
- oppure il macedone è una lingua paleobalcanica (comunque indoeuropea) non greca, ma più vicina al greco che qualsiasi altra (anche in questo caso, una lingua anellenica più vicina al greco ci doveva pur essere; se non è il macedone, è il frigio);
- oppure il macedone nasce da un fenomeno di contatto fra il greco e una o più lingue paleobalcaniche (in particolare, la parziale ellenizzazione di una lingua anellenica; è una variante dell’alternativa precedente).
Da notare che la seconda alternativa può anche identificare il macedone col frigio dei Brigi (i Frigi rimasti in Macedonia)!
Per quanto mi riguarda, sono indeciso fra la prima e la seconda di queste ultime tre alternative; dapprima preferivo la seconda, mentre col passare del tempo tendo a inclinare verso la prima (perché emerge qualche indizio che ancora in miceneo sia stato registrato uno stadio di lingua compatibile con l’antecedente sia del greco del I. millennio sia del macedone).
Da quando è stata scoperta l’iscrizione in greco dialettale sussiste il dubbio che, quando gli Antichi scrivono che il macedone era intercomprensibile col greco, intendessero il macedone più simile al greco invece che quello meno simile. Purtroppo l’ambiguità di fondo è data dall’omonimia fra le due varietà linguistiche macedoni.
Un articolo di Guido Borghi ed Emanuele Rizzardi
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