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"Kizil Elma" con Isabel Giustiniani


L'Associazione culturale Byzantion ha il piacere di ospitare Isabel Giustiniani, che ci parlerà del suo racconto su Costantinopoli "Kizil Elma"



Immagine della Costantinopoli Ottomana



Come prima cosa, parlaci di te! Chi è Isabel nella vita?


Isabel Giustiniani è una persona semplice, oserei dire quasi schiva, che ama la natura e gli animali. Ha cambiato spesso lavoro, città, nazione. Ora, cinquantenne e stabile in Australia, può dedicarsi finalmente all’unica passione che non l’ha mai abbandonata fin da bambina: lo studio del passato e la scrittura.


Parlaci di "Kizil Elma", che cosa significa questo titolo e dove ci porterai?


Kizil Elma significa “mela rossa” nella lingua turca ed era il nome che gli Ottomani avevano dato a Costantinopoli. Questo nome ha una duplice valenza, sia nel senso stretto del riferimento al frutto goloso che gli islamici non vedevano l’ora di addentare da secoli, sia al globo che la statua equestre in bronzo dell’imperatore Giustiniano stringeva in una mano. Questo globo, assimilabile a una mela, era in realtà il simbolo del mondo, sormontato da una croce, che l’imperatore teneva nelle sue mani e di cui si faceva baluardo contro l’Oriente.

I racconti contenuti in Kizil Elma ruotano attorno alla città di Costantinopoli e al processo che portò alla sua conquista ma danno maggiore spazio a figure e leggende turche.


Abbiamo notato che "Kizil Elma" è liberamente scaricabile da Amazon, come mai questa scelta?


Due delle storie raccolte nell’ebook sono state precedentemente ospitate sul portale imperobizantino.it e un’altra nella rivista Basileia, dedicata anch’essa a Bisanzio. Ho voluto semplicemente continuare a renderle fruibili a tutti in un’unica raccolta, corredata di maggiori informazioni storiche.


Un buon libro storico dovrà sicuramente fare affidamento ad importanti ricerche. A cosa ti sei affidata? È stato difficile trovare i documenti?


La passione per Bisanzio è nata leggendo il libro “La caduta di Costantinopoli” di Steven Ruciman, ma la ricerca è poi proseguita su molti altri libri, compresi biografi del periodo come Michele Psello con la sua Cronografia degli Imperatori di Bisanzio. Fortunatamente viviamo in un’epoca in cui la rete permette facilmente la ricerca di testi qualificati che possono essere acquistati e fatti spedire ovunque nel mondo.


Hai mai pensato di scrivere altro sul mondo bizantino?


Sì, il mio progetto sul mondo bizantino è molto ampio. Talmente ampio che… richiede un arco di tempo davvero lungo per il suo completamento. La mia prima pubblicazione, dedicata a Bisanzio, è il romanzo fantasy storico “L’ombra del Serpente”. La storia si propone di abbracciare la vicenda di Costantinopoli nell’ultimo cinquantennio della sua esistenza, ma i personaggi sono talmente tanti e le vicende che li vedono protagonisti talmente interessanti che non ho resistito alla tentazione di fare digressioni per dare spazio anche a loro. Il romanzo L’ombra del Serpente si conclude con la missione diplomatica inviata dal basileus Manuele II a Tamerlano alla fine del XIV secolo e, dopo aver scritto altre serie spin off a quella che è una saga, sto per dedicarmi a una trilogia che avrà protagonista questo famoso conquistatore grazie al quale l’avanzata ottomana è stata momentaneamente arrestata, regalando al morente impero bizantino qualche altro decennio di vita. Costantinopoli entrerà a far parte di questa narrazione ma ne sarà protagonista solo nel seguito de L’ombra del Serpente.


Che cosa ti affascina di Costantinopoli e della sua eredità?


Sembra banale, ma tutto. Quella dell’Impero Romano d’Oriente è una storia straordinaria, proprio perché al confine tra il mondo e i valori d’Occidente con quelli d’Oriente.


Per chi si stesse affacciando in questo momento a scoprire la civiltà bizantina, cosa suggeriresti?


Suggerirei innanzitutto di liberare la mente dagli stereotipi e approcciarsi a una visione più olistica di Bisanzio, non eurocentrica. Non fossilizzarsi sulla quarta crociata che, come sappiamo, contrappose Occidente con Occidente, ma ampliare lo studio e l’interesse per tutto il crogiolo di avvenimenti che interessarono l’Anatolia e l’evoluzione di quei popoli con e contro Bisanzio.


Ti ringraziamo per il tuo tempo e speriamo di leggerti ancora sulle nostre pagine!

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