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Utopia e Ucronia con il prof. Franco Maria Boschetto

Aggiornamento: 22 ago 2023

L'Associazione culturale Byzantion ha il piacere di ospitare Franco Maria Boschetto, che ci parlerà del suo portale "UtopiaUcronia".

Il piacere è tutto mio.

Come prima domanda, carissimo Franco, parlaci un po' di te!

C'è poco di eroico da dire. Ho 50 anni, vivo da solo con mio padre in un paese che è solo un puntolino sulla carta geografica della provincia di Varese, e quanto alla mia professione, con l'ucronia non c'entra niente perchè insegno Fisica in un Liceo Scientifico di provincia. Dopo la morte di mia mamma, l'unica mia compagnia sono gli amici virtuali, gli studenti e i libri.

Spieghiamo ai lettori che cos'è una Ucronia!

L'ucronia, detta anche storia controfattuale o allostoria, è un tentativo di ricostruire una successione di eventi nel caso in cui le cose fossero andate diversamente da come noi le abbiamo studiate sui libri di storia. Il termine deriva dal greco "non tempo" ed è modellato sulla più celebre ucronia ("non luogo") ideata da Thomas More. Normalmente come esempi classici di ucronie si riportano "cosa sarebbe successo se Napoleone avesse vinto a Waterloo" o "se Hitler avesse trionfato nella Seconda Guerra Mondiale", ma si tratta in entrambi i casi di esempi poco calzanti perchè improbabili; o meglio, per poterli realizzare occorrerebbero modifiche alla nostra linea temporale ben più decise di quanto si immagina di solito (nel caso di Napoleone, bisognerebbe cancellare anche la disastrosa Campagna di Russia, e nel caso di Hitler, qualcuno avrebbe dovuto avvisarlo che non era possibile vincere dichiarando guerra a quasi tutto il resto del mondo, ma ciò richiederebbe anche un Hitler con un diverso cervello, e quindi un altro Führer). Sono molti altri i casi in cui un evento apparentemente poco significativo avrebbe potuto cambiare completamente la storia. Ad esempio, quasi nessuno conosce la Battaglia di Tagina, combattuta nell'estate del 552 d.C. tra i Goti di Re Totila e i bizantini del generale eunuco Narsete. Se però in essa Totila fosse riuscito a prevalere, è probabile che la storia d'Italia avrebbe preso tutt'altra piega, e che la Penisola avrebbe visto la nascita di uno stato nazionale come quelli spagnolo, francese e britannico, evitando la frammentazione politica e le secolari dominazioni straniere sul Belpaese.

Quanto bisogna essere esperti di Storia per scrivere delle ucronie che siano più che delle semplici storie fantastiche?

Tutti possono provare a scrivere ucronie; sfortunatamente invece è molto più difficile mettere insieme ucronie storicamente credibili. Per tornare all'esempio precedente, è stata immaginata molte volte la vittoria dell'Asse nella Seconda Guerra Mondiale, ma i più tendono a sottovalutare l'evidente disparità di superficie, mezzi e uomini a disposizione tra il Terzo Reich, anche al culmine della propria potenza, e l'Unione Sovietica, oltre al fatto che l'immensa pianura sarmatica è sempre stata difesa da un guardiano pressochè imbattibile, il Generale Inverno. Anche ammesso che le armate naziste avessero preso Mosca e si fossero attestate sugli Urali, difficilmente avrebbero potuto tenere a lungo sotto occupazione un territorio tanto vasto, gelido e pullulante di partigiani decisi a difendere la propria terra con le unghie e con i denti. Per non parlare del fatto che difficilmente, a grande distanza dal punto di divergenza delle ucronie, si potrebbero ripresentare gli stessi personaggi della nostra storia. Ad esempio, se l'Italia di Mussolini fosse rimasta neutrale nell'ultima guerra, probabilmente io non sarei mai nato. Infatti lo zio di mio padre partecipò alla disastrosa campagna di Russia e tornò senza le dita dei piedi, congelate dal freddo artico. Come mutilato di guerra, gli fu offerto un posto di lavoro nel mio paese, e così chiamò qui dal natio Veneto anche mio padre, dove c'erano più possibilità di lavoro, e fu così che i miei genitori si conobbero. Un'ucronia con l'Italia neutrale nella Seconda Guerra Mondiale è dunque anche un'ucronia senza Franco Maria Boschetto.

Ci è giunta voce che la Cina abbia bloccato la pubblicazione di ucronie riguardanti i periodi più recenti. Ti va di farci un commento a riguardo?

Le tirannidi hanno sempre paura della creatività e dell'immaginazione. In un regime di polizia deve necessariamente essere considerato un reato il pensare con la propria testa, e quindi concepire che la Rivoluzione di turno avrebbe potuto dar vita ad un mondo molto diverso, e probabilmente migliore.

Le ucronie medioevali scarseggiano, se comparate a quelle dell'età contemporanea, secondo te per quale motivo?

A causa del nostro passato recente (non solo il Fascismo, ma anche il Risorgimento) molti di noi hanno dovuto studiare a lungo la storia di Roma, ed è logico che siano state concepite molte versioni alternative dell'Impero Romano. E la storia recente è indubbiamente meglio conosciuta di quella degli evi precedenti. C'è poi il pregiudizio illuministico secondo cui Medioevo = Secoli Bui, per cui non varrebbe la pena di studiarne la storia. Tuttavia mi permetto di far notare che il Ciclo di Videssos di Harry Turtledove è, a tutti gli effetti, un Medioevo alternativo, essendo Turtledove un bizantinista di fama

L'ucronia può essere un modo per avvicinare alla Storia effettiva? Magari rivolgendosi ad un pubblico più orientato alla narrativa?

Lo trovo difficile. La maggior parte dei nostri concittadini ignora bellamente la storia del nostro paese, se è vero che le prove Invalsi hanno rivelato che moltissimi studenti italiani credono che la Repubblica Italiana sia stata fondata da Giuseppe Garibaldi. Chi non conosce la storia, difficilmente può apprezzare l'ucronia; ed ecco perchè difficilmente vedremo in TV film o fiction ucronici ("Inglorious Bastards" di Quentin Tarantino è l'eccezione che conferma la regola).

Come ci si sente ad aver creato la più grande comunità virtuale d'Italia, con migliaia di ucronie pubblicate?

Permettimi una citazione. Io sono un grande ammiratore di Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, perchè era un uomo straordinariamente modesto. A chi gli chiedeva come si sentisse per aver compiuto una tale impresa, si limitava a rispondere: "Ho fatto solo il mio dovere." Anch'io ho fatto solo il mio dovere di appassionato che ha voluto far conoscere a tutti la propria passione.

-Qual'è l'ucronia che ti sei divertito di più a scrivere?

Quella della Grande Muraglia Romana, in cui l'erezione di un valo difensivo tra Mar Baltico e Mar Nero salva l'Impero di Roma dalle invasioni barbariche (gli Unni, gli Ungari, i Mongoli, i Russi ci si rompono inutilmente contro le corna) e fanno arrivare l'Europa unita fino al Terzo Millennio. In tempi di sovranismi e di egoismi xenofobi, vedere la realizzazione di un'Europa unita appare demodè, ma lo scopo dell'ucronia è proprio questo: far andare, alla fin fine, le cose meglio di come le abbiamo viste andare noi (cioè a rotoli). Nella speranza che anche l'ucronia alla fine dicenti realtà.


Franco, ti ringraziamo di essere stato con noi e speriamo ardentemente che vorrai dedicarci ancora un po' del tuo tempo in futuro.


Intervista a cura di Emanuele Rizzardi Supportaci leggendo un libro di Assobyz e iscriviti alla nostra associazione! https://assobyzantion.wixsite.com/assobyzantion Lo Stendardo di Giove

Pubblicazioni Lasciamo il link del tuo fantastico portale e della summenzionata ucronia UtopiaUcronia

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