Per distrarci da questi momenti funesti, in cui siamo tutti (o quasi) in casa, oggi affrontiamo un tema leggero e ludico, parlando con Nicola Iannone del suo boardgame medioevale
Ciao Luca! Siamo molto contenti di averti ospite su Assobyz!
Buongiorno a tutti, sono Nicola Iannone, autore del boardgame MedioEvo Universalis (il nome ufficiale del gioco è diventato Medioevo Universale per evitare problemi di omonimia con il gioco Europa Universalis della Paradox).
- Parlaci di te e di cosa fai nella vita per stuzzicare la nostra curiosità!
Classe 1972, Loverese per nascita, Soverese per adozione.
A 17 anni ho scoperto il canottaggio per sbaglio, ma è uno sport che mi ha sempre accompagnato nella vita e mi ha insegnato tantissimo, i miei migliori amici sono tutt’oggi dei canottieri.
Una volta finito il liceo e dopo aver abbandonato biologia al 1° anno, ho svolto il servizio di leva nella Brigata Julia durante il periodo dei Vespri Siciliani. Tornato a casa, ho iniziato a lavorare dove capitava mentre frequentavo corsi serali di computer, finchè nel 1997 ho inizio come disegnatore CAD.
Sposato da 7 anni, 3 figli, da 3 anni lavoro presso la Canottieri Sebino come allenatore della squadra agonistica e istruttore per i corsi a vari livelli, ma nel tempo libero sto ancora lavorando allo sviluppo di MedioEvo Universalis.
- Facci qualche accenno su Medioevo Universalis, com’è nata l'idea e come l'hai sviluppata.
Ho sempre avuto un’innata passione per LEGO, soldatini e, crescendo, anche per i giochi in scatola.
Già a 12 anni avevo iniziato i primi esperimenti di creazione di giochi in scatola personalizzati. La buona disponibilità di giochi collezionati nel tempo, le appassionate letture di libri fantasy, la scoperta del modo dei giochi di ruolo uniti alla passione per lo studio della storia mi portarono, all’età di 17 anni, a creare un primo prototipo giocabile. Grande il successo tra gli amici, anche se il risultato non era propriamente “storico”, l’importante era GIOCARE!
Quando ho iniziato a lavorare come disegnatore CAD ho avuto la possibilità di approfondire l’utilizzo di varie applicazioni per PC, dalla grafica al gestionale ai fogli di calcolo… nel 1999 mi sono reso conto di avere tutte le competenze per realizzare il mio sogno: la prima vera versione di MedioEvo Universalis.
Un anno intero di tempo libero tra grafica, regole, bilanciamento delle meccaniche, progettazione e costruzione vera e propria delle mappe e di altre componenti del gioco.
Con i miei amici ho passato interi weekend giocando e rigiocando a MedioEvo Universalis dal 2000 al 2004, che rimaneva comunque un boardgame in continua evoluzione, le regole e le meccaniche di gioco hanno subito più volte stravolgimenti che dipendevano dai nostri gusti e dalle nostre conoscenze.
Saranno gli stessi amici che mi hanno convinto nel 2007 a mostrare in pubblico la mia creazione durante la convention ludica “Modcon”.
Il successo è stato notevole, ma mi sono reso conto di essere solo all’inizio di un lungo lavoro di restyling del prototipo a livello di componentistica, regolamento e ricerca storica; ho partecipando a circa 35 convention ludiche in 8 anni durante le quali ho fatto tesoro dei commenti e dei suggerimenti delle centinaia di persone che si sono fermate al mio tavolo; idem sul forum che ho creato nel 2008 per raccontare, raccogliere, catalogare tutto il lavoro svolto dagli anni ’90 ad oggi.
La magnificenza del progetto ha sempre spaventato tutti: complessità, componentistica, durata e non per ultimo il prezzo finale che dovrebbe avere un gioco simile fanno sì che le case editrici, sia italiane che straniere, mi hanno sempre dato riposte negative… ma non ho mai mollato.
Il 13 dicembre 2014 ho finalmente avuto un incontro a Roma con la casa editrice GiochiX e il 6 gennaio del 2015 ho firmato il contratto; a gennaio 2017 è stata fatta una campagna di crowdfunding per finanziare la produzione del gioco.
- Hai cercato di ricreare, per quanto possibile, le dinamiche storiche con accuratezza?
Si, tenendo conto della scala di gioco e tenendo conto delle meccaniche, ho cercato di approfondire il più possibile l’ambientazione storica.
La mappa rappresenta l’Europa della seconda metà del XIII secolo, ovviamente non ho potuto rappresentare tutte le realtà esistenti in Italia per via della scala della mappa, ma a riguardo ho avuto moltissimi aiuti anche da stranieri. Ad esempio gli spagnoli sono stati molto attivi: riguardo ai nomi dei territori, ai nomi dei Regni (guai a chiamare Regno di Aragona invece che Corona di Aragona), all’araldica (via le corone dai 2 leoni sullo stemma della Corona di Castiglia), ai confini dei Regni (mi hanno corretto i confini del Regno di Navarra citandomi l’invito fatto da Carlo d’Angiò a Pietro il Grande che in realtà era una trappola per assassinare quest’ultimo il quale, venuto a saperlo, era scappato passando da Guascogna a Castiglia che in quel periodo dava sull’Atlantico a scapito di Navarra).
Esiste un’evoluzione tecnologica basata da una quarantina di tecnologie tra cui: rotazione delle colture, mulino, architettura, filosofia, teologia, matematica, cartografia, astronomia, banche…
Ci sono una serie di calamità che possono essere mitigate o annullate in base alle tecnologie possedute: incendio, epidemia, carestia, ribellioni…
Ho passato più di 1 anno sull’araldica che ai fini del gioco non serve a nulla, ma esteticamente fa la sua figura.
Ricerca storica anche per il commercio, ho scelto le 8 merci più commerciate in quel periodo dal sale alle spezie ai tessuti…
Il combattimento è molto semplice, ma ci sono fortificazioni, macchine di assedio, battaglie campali, battaglie navali, fuoco greco, prigionieri…
La diplomazia è gestita tramite Casus Belli e in base alla religione del Regno giocato, tutto è concesso, ma i tradimenti si pagano in Punti Onore che poi sono i punti vittoria.
Ho inserito un mazzo di carte con una ventina di personaggi per gestire tutta una serie di opzioni: Gabelliere per le Tasse, Cerusico per curare i feriti, Principessa per i matrimoni, Corsaro per gli attacchi delle flotte commerciali…
E poi ci sono i prestiti con usura, le decime al Papa, le Crociate, le scomuniche, le Cattedrali, le Reliquie, gli eventi casuali (in questo periodo sto lavorando ad una nuova versione storicizzata), le fiere… e molto altro ancora.
- Come mai hai scelto il periodo in questione e non, per esempio, l'alto medioevo.
È colpa dei miei amici canottieri se è nato questo gioco: eravamo troppi! Avevo bisogno di un periodo storico che mi permettesse di avere un alto numero di giocatori, una decina più o meno… e ho scelto il 1265 come data di rappresentazione della mappa perché c’erano 10 Regni abbastanza simili fra loro.
- Le fazioni bizantine sono ovviamente presenti. È possibile giocare e vincere?
Si, Basileia Ton Roamion è un Regno giocabile e ho vinto spesso utilizzando questa fazione. Nonostante si trovi in una posizione centrale, le mura di Costantinopoli (rappresentate nel gioco dal 3° livello, il più alto) sono praticamente inespugnabili nei primi turni di gioco e consentono di scorrazzare con la flotta nel Mediterraneo avendo le spalle coperte.
Regola opzionale, i Romei iniziano la partita anche con il fuoco greco e la possibilità di cambiare religione per tornare al cristianesimo (come storicamente era avvenuto).
- Pensi di sviluppare un'espansione focalizzata su una regione o un periodo diverso?
La GiochiX ha creato un secondo regolamento all’interno della scatola del gioco con un raddoppio di molta componentistica, quindi è praticamente possibile giocare a 2 giochi completamente diversi, direi un’ottima possibilità e un bellissimo regalo da parte della casa editrice.
Io personalmente avrei in testa di creare la mappa dell’Italia Centrale e del Nord, oppure l’Italia intera per poter sfruttare al meglio le Repubbliche Marinare. Altro progetto sarebbe il periodo napoleonico, le meccaniche di gioco rimarrebbero molto simili, ma vorrebbe dire ricominciare una ricerca storica approfondita su tutti gli aspetti citati nelle domande precedenti.
- Descrivi il tuo boardgame con una manciata di parole.
Medioevo Universalis è un boardgame, genere gestionale storico ambientato nella seconda metà del XIII sec.
I giocatori controllano e amministrano uno dei grandi Regni del periodo cercando di sviluppare una fitta rete commerciale, migliorando l’evoluzione tecnologica e tessendo patti diplomatici con gli altri giocatori. È possibile costruire una vasta gamma di edifici, mezzi di trasporto e di assedio. Moltissimi gli imprevisti, tra cui eventi casuali, calamità e popolazioni barbare ostacolano le conquiste militari e la creazione di un Impero.
Ti ringraziamo per essere stato con noi e speriamo di leggerti ancora su AssoByz
Ringrazio la vostra Associazione Culturale Byzantion per questa opportunità e soprattutto Emanuele Rizzardi per questa intervista.
Sarete sempre i benvenuti sul forum ufficiale di questo boardgame che è in continuo sviluppo ed evoluzione, ogni piccolo intervento può essere fonte di ispirazione per ulteriori implementazioni e correzioni storiche.
Comments