L'Associazione Culturale Byzantion è lieta di ospitare Erika Vernizzi, per presentarci il suo romanzo in questa nuova intervista sul nostro blog!
1) Parlaci di te, delle tue passioni, dei principali interessi... chi è Erika? Sono una scrittrice e disegnatrice amatoriale. Disegno fin da bambina ed ho iniziato a scrivere racconti nel 2004. Adoro leggere romanzi e saggi storici, disegnare, guidare e ascoltare musica. Non sono una grande amante dei film e delle serie tv, se non alcune a sfondo storico. Studio greco moderno dal 2008 ma sono una ragioniera.
2) Perchè la scelta di un romanzo storico-fantasy in Sardegna? Perché sono un'appassionata di questa grande isola del Mediterraneo, e mia nonna, essendo nativa (Tempio Pausania) mi ha sempre raccontato storie legate alla Gallura di fine Ottocento-inizi anni Cinquanta. Sono cresciuta con queste storie, e dal 1996 torno ogni anno in questa terra fantastica e misteriosa. La Preghiera del Peccatore è in lavorazione dal 2007. Il romanzo è più un fantasy con alcune parti storiche e ucroniche, per essere precisi. É presente una forte parte fantasy, ambientata ai giorni nostri (non high fantasy, ma molto low) e una ambientata dopo la chiusura dell'Accademia Neoplatonica di Atene e le persecuzioni di Giustiniano contro i pagani, in città simili a quelle tardoantiche, come Antiochia. La trama è prettamente fantastica con punte di thriller ed esoterismo, ma si intreccia con fatti e avvenimenti realmente accaduti nella Sardegna del VI secolo, con un piccolo paragrafo a Costantinopoli. Le città fittizie nel romanzo sono letteralmente “ferme” in quel periodo, i propri abitanti vivono come “congelati”, senza possibilità di evolversi, causa l'ascesa del Cristianesimo e la persecuzione dei pagani. Anziché vivere il normale corso della storia, si ha una inversione, un ritorno alle origini, causando un decadimento culturale e una crisi stagnante simile a quella del III secolo, se non peggiore. Città millenarie che vivono in un limbo, ignorando il resto del mondo. Per i loro abitanti, l'impero romano di Giustiniano è ancora esistente. Il calendario è quello usato a Costantinopoli, e il 2007 (l'anno in cui è ambientata la parte principale del romanzo) equivale all'Etos Kosmou 7515. Una Tarda Antichità-Alto Medioevo perenne. Il protagonista del romanzo fugge dalla sua città, trovando riparo nell'antica Ichnusa, ovvero la Sardegna. Nel terzo volume, per mancanza di fonti storiche sulla Sardegna dell'epoca, ho deciso di fare un balzo temporale tra il VII e il IX secolo, e vorrei unirlo ad alcune leggende legate all'abbazia di Chiaravalle di Milano, un luogo che è legato in qualche modo alla Sardegna Giudicale (Gonario II di Torres conobbe Bernardo di Clairvaux). Nel secondo, ho spostato la trama nel presente, con riferimenti alla Cartagine vandala e bizantina, unita alla Sardegna e alle isole Baleari.
3) Quando hai iniziato a scrivere? Qual è stata la tua principale fonte di ispirazione? Come ho accennato prima, ho iniziato a scrivere nel 2004. In realtà la mia idea principale era nata sotto forma di fumetto, ma risultava troppo complicato. La scrittura mi permetteva di mettere su carta con più facilità le mie storie. Ovviamente unite alle illustrazioni. Per La Preghiera del Peccatore ho usato tante fonti di ispirazione, ma la principale è la città di Fordongianus (l'antica Forum Traiani), che visitai con i miei genitori da bambina, le sue terme romane e la chiesa di San Lussorio.
4) Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo libro? Tolleranza verso il diverso. Senza fare spoiler, il libro descrive una società estremamente chiusa e razzista, e la lotta del protagonista per trovare il proprio posto nel mondo.
5) Che rapporto hai con la Storia? Beh... non potrei vivere senza. Tutte le mie passioni sono legate alla Storia (dai videogiochi ai libri). Leggo quasi solo ed esclusivamente romanzi storici, qualche ucronico (L'Agente di Bisanzio l'ho adorato) e fantasy-storico.
6) Quali sono i tuoi autori preferiti? Senza dubbio Valerio Massimo Manfredi e Vindice Lecis, ma anche Candace Robb e il duo Mary Reed & Eric Meyer, autori di una saga ambientata alla corte di Giustiniano (purtroppo mai tradotta in italiano)
7) Come ti sei avvicinata al mondo della pubblicazione? che consiglio puoi dare ai neofiti? L'occasione è arrivata tramite KDP, una sezione di Amazon che permette di autopubblicarsi. Non solo ho creato quello che volevo, ma cosa importante, possiedo i diritti d'autore. Io stessa sono una neofita, consiglio l'autopubblicazione. Ovviamente previa revisione del manoscritto.
8) Pensi che la storia romana debba essere rivalutata? Ci sono ancora troppi stereotipi in circolazione? Sì, specialmente per quanto riguarda il mondo “bizantino”: nelle nostre scuole, Roma termina con Romolo Augustolo. Ma poi? Si salta subito ai castelli medievali? Eh, no. L'Impero “bizantino” in realtà era l'Impero Romano, non un'altra entità aliena. Tutto il programma scolastico andrebbe rivisto, specialmente quello sulla storia d'Italia. La stessa Sardegna, che è pur sempre Italia, è stata colonia romana e bizantina, ma nei libri non c'è quasi mai traccia. I Giudicati, i regni medievali sardi, discendono dal sistema amministrativo bizantino. Per non parlare della Roma imperiale... è un controsenso vedere le armature del periodo augusteo in un film ambientato nella Repubblica. Roma non è stata solo “l'impero sotto Augusto”, ma nell'immaginario collettivo esiste solo quella. L'impero tardo imperiale, la crisi del III secolo e Diocleziano, vengono spesso relegati nei libri con poche righe. Questo per fare degli esempi, io stessa ho dovuto approfondire moltissimi avvenimenti per il mio libro (che non è un romanzo storico, ma un fantasy con alcune parti storiche), che non avevo trovato nei testi scolastici. La Storia non è noiosa, è un viaggio affascinante.
9) Cosa suggerisci a chi si approccia al mondo romano-bizantino per la prima volta? Suggerisco dei romanzi e qualche (rara) serie televisiva. Io mi sono avvicinata grazie al videogioco Rise of the Tomb Raider, ambientato nel presente ma con forti richiami alla Russia e all'Impero Romando d'Oriente del X secolo. Avevo visto tantissimi anni fa Roma, la serie tv, ma ammetto di non ricordarla. Purtroppo non presente in inglese (ma solo in greco), ma consiglio caldamente Sofia, una mini serie russa su Sofia Palaiologina. Consiglio anche un'altra serie tv russa (disponibile su Youtube con i sottotitoli), incentrata sull'Orda Mongola (The Golden Horde- Zolotaya Horda): non è prettamente bizantina, ma può aiutare ad avere un quadro generale del medioevo “orientale”, che non è solo quello paludoso della “perfida Albione”. Ovviamente consiglio Vikings, ma con riserva (la parte ambientata in Sicilia ha legami con Bisanzio, ma è stata molto deludente). Trattandosi di un periodo storico molto vasto, consiglio di leggere volumi semplici, come quelli allegati ai quotidiani, che danno un'infarinatura generale del periodo e sono molto economici. Io stessa ne ho utilizzati diversi (usciti con il Corriere della Sera e Tv Sorrisi e Canzoni). Consiglio anche la serie Viaggio nella Storia di Alberto Angela e la collana Archeologia di RBA.
10) Progetti per il futuro? Lasciaci un link di acquisto al tuo libro! Sto lavorando ad altri due libri, i seguiti, poi chissà... amzn.to/3eGgQk2
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