L’uscita del film su Bob Dylan non può che suscitare un vivo interesse, oltre a stimolare una riflessione sulle origini delle tematiche sociali e civili presenti nelle opere del celebre menestrello di Duluth, Minnesota.
La musica folk americana rappresenta un prezioso patrimonio culturale che affonda le proprie radici tanto nelle tradizioni europee, introdotte nel Nuovo Mondo dai migranti, quanto nelle eredità portate dagli schiavi africani.
Attraverso un’analisi dei testi, delle fonti storiche e delle opere dei cantautori moderni, è possibile individuare un filo conduttore tematico che collega gli antichi poemi e ballate germanici alle canzoni di artisti come Bob Dylan, Woody Guthrie e altri rappresentanti della tradizione folk? Forse sì.
A mio parere, tale legame si ritrova nella celebrazione dell’eroe, che assume molteplici volti: un guerriero, un bandito, un disperato o un ribelle. Questa ipotesi, per quanto suggestiva, non appare azzardata. La tradizione musicale in esame, infatti, ha attraversato secoli e continenti mantenendo come filo conduttore la figura universale dell’eroe: simbolo di lotta, resistenza e memoria collettiva.
Il tema sociale — come emerso anche nel programma radiofonico di Bob Dylan, Theme Time Radio Hour — costituisce un elemento ricorrente, sebbene non predominante, nelle composizioni dei cantautori folk. I protagonisti delle canzoni moderne appartengono spesso alle fasce marginali della società, come la Hattie Carroll nell’omonimo brano di Bob Dylan, oppure rappresentano individui in conflitto con la propria esistenza, con le istituzioni o con una società caratterizzata da una diffusa sopraffazione.
È necessario precisare che l’ispirazione per queste riflessioni mi è giunta durante la ricerca delle fonti per scrivere alcuni racconti ambientati all’epoca di Alarico e dei Visigoti. Nel corso di questa attività, ho trovato nel De origine actibusque Getarum, Storia dei goti, di Jordanes, scritto nel VI secolo, un passo che ha particolarmente sollecitato il mio interesse musicale. Lo storico bizantino di origine gotica riporta che: "Anticamente celebravano, con canti, melodie e accordi di cetra, le imprese degli antenati, come Eterpamara, Hamala, Fritigern, Vidigoia e altri, che fra questa gente godevano di grande stima."
Jordanes, pur attingendo a un’opera perduta di Cassiodoro, ci offre una rara testimonianza di come, già nell’antichità, la canzone rappresentasse uno strumento centrale per celebrare e trasmettere la memoria collettiva di un popolo.
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La connessione tra la musica popolare germanica e quella americana è stata fortemente influenzata dalle migrazioni di Angli, Sassoni e Vichinghi. I temi narrativi che questi popoli portavano con sé si diffusero in Inghilterra, dove divennero parte integrante del folklore locale. Storie successive come quelle di Robin Hood, che celebravano la resistenza all’oppressione e la lotta per la giustizia sociale, si radicarono profondamente nella cultura britannica e, con il tempo, furono trasferite oltreoceano dai coloni europei. Questo processo di migrazione culturale portò alla fusione di tradizioni diverse, dando vita a un nuovo repertorio folk.
La musica folk britannica/americana non solo ha preservato il tema dell’eroe presente nelle antiche ballate germaniche (esempi potrebbero essere il poema epico Beowulf e le saghe islandesi), ma lo ha arricchito con nuovi significati, legati alle lotte sociali, ai diritti civili e alla ricerca della giustizia. L’eroe, in questo contesto, non è più solo un guerriero o un bandito, ma assume le sembianze di un lavoratore, un attivista o un artista impegnato a combattere l’oppressione.
Anche gli strumenti musicali contribuiscono a tracciare una continuità tra passato e presente. Sebbene si sappia poco su come si suonasse e cantasse nell’antichità, è evidente che i tentativi odierni di ricostruire stili musicali arcaici da parte di alcuni gruppi folk, europei e americani, dimostrano un interesse per questa eredità.
I Goti, come riportato da Jordanes, utilizzavano uno strumento di chiara origine greca come la cetra per accompagnare i loro canti epici. Questo strumento può essere considerato un lontano precursore della chitarra strumento simbolo della musica folk americana. È plausibile che i canti fossero accompagnati anche da tamburi e strumenti a fiato. Questi strumenti non sono solo mezzi per produrre suoni, ma simboli di una tradizione capace di collegare popoli e tempi lontani. Pizzicare le corde di una cetra nell’antichità per declamare un poema epico non è molto diverso, in termini simbolici, dal suonare una chitarra per eseguire una ballata folk: entrambi sono gesti che perpetuano la memoria collettiva.
Nel XX secolo, cantautori come Woody Guthrie e Bob Dylan hanno reinterpretato il tema dell’eroe, adattandolo ai contesti sociali e politici del loro tempo. Guthrie, in canzoni come Pretty Boy Floyd, ha celebrato la figura del bandito come eroe popolare, un uomo che rubava ai ricchi per aiutare i poveri, riecheggiando le gesta di Robin Hood. Dylan, con The Ballad of Hollis Brown, ha raccontato storie di ingiustizia e sofferenza, tracciando un quadro desolante della vita rurale americana durante la Grande Depressione.
Le ballate dei Goti, pur non essendo giunte fino a noi, probabilmente raccontavano le imprese di personaggi come Vidigoia, descritto da Jordanes come “il più coraggioso dei goti”, o di condottieri come Fritigern, che sconfisse i Romani ad Adrianopoli, e Hamala, capostipite degli Amali di Teodorico, che condusse i Goti verso il Mar Nero. Queste narrazioni celebravano valori di coraggio e resistenza, contribuendo a rafforzare l’identità collettiva del popolo.
La continuità tematica dimostra come la musica folk sia un ponte tra passato e presente, capace di evolversi senza perdere la propria essenza. La ballata, come mezzo di narrazione collettiva, si adatta ai cambiamenti sociali e culturali, mantenendo vivo il legame con il passato. L’eroe, archetipo centrale di queste tradizioni, incarna valori universali come il coraggio, la giustizia e la resistenza, adattandosi al mutare delle epoche e dei contesti storici.
La musica popolare, sia antica che moderna, si distingue per la sua capacità di narrare storie e trasmettere valori attraverso le generazioni. Dalle antiche melodie gotiche alle canzoni di protesta del XX secolo, essa ha mantenuto vivo il ricordo delle gesta coraggiose, intrecciando tradizione e innovazione. La figura dell’eroe rimane il fulcro di questo patrimonio culturale, un simbolo universale di lotta e speranza che attraversa i secoli.
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