Apriamo il 2023 con un'intervista alla nostra socia Erika riguardo il suo ultimo romanzo storico, "Il re della città", seconda opera dell'autrice e seguito de "La preghiera del peccatore", di cui abbiamo parlato in precedenza. 1) Erika, ci porti un secondo libro per una saga. Come mai la scelta di due romanzi collegati? Perchè c'erano troppe cose da dire e un volume non bastava. Diventava troppo grande e complesso. E poi volevo narrare alcune cose sotto il punto di vista di un personaggio differente. Nel primo abbiamo un signore della guerra e sovrano tardoantico, nel secondo un archeologo del XXI secolo. C'è un grande collegamento tra i due, ma non spoilero!
2) Hai un mente un terzo per concludere la saga? O di più?
Di più, assolutamente! Pensavo però di concludere una parte della storia con il terzo libro, in modo da aprirne altre. Troppa carne al fuoco non va bene e diventa ingestibile seguire tutto.
3) Dove ci porterai in questo nuovo viaggio? In Sardegna e non solo. Questa volta sarà il turno di un'altra isola conosciuta per la mondanità, ma che in realtà cela un passato affascinante: Ibiza! Insieme al protagonista scopriremo la necropoli punica di Puig des Molins, ma visiteremo anche il Museo Archeologico di Olbia, città “d'adozione” dell'archeologo. Ma soprattutto, visiteremo uno scavo archeologico!
4) Quanti rimandi ha questo romanzo al precedente? Può essere letto anche in autonomia? E' strettamente legato al primo volume, quindi è necessario leggere “La Preghiera del Peccatore” per comprenderlo.
5) Ti senti diversa con questo nuovo lavoro? Pensi che il tuo stile sia cambiato? Ovviamente è differente sotto tanti punti di vista. La “Preghiera” è nata nel 2007, mentre “Il Re della Città” nel 2020. Se il primo è stato scritto e rimodernato nel corso del tempo, il secondo è stato scritto in pochissimo tempo. E ovviamente sono cresciuta, e i miei personaggi si sono evoluti con me.
6) Alla luce della tua esperienza precedente, hai nuovi consigli da dare agli scrittori neofiti? Consiglio di non demordere e di continuare a scrivere. E anche se molti non concordano, il libro deve arrivare alla gente, quindi è necessario “sporcarsi le mani” con lo spam sul web (attenzione, non spam molesto!) e non solo. Bisogna usare tutti i canali social (Facebook e Instagram soprattutto), perché come ho detto svariate volte “il libro non si autopubblicizza da solo”.
7) In che posti della Sardegna ci porterai? Come ho già detto prima, visiteremo il Museo Archeologico di Olbia, il sito archeologico di Tharros, il vecchio faro dell'Isola Bocca all'entrata del porto olbiese e un'isoletta situata nei pressi del Golfo di Oristano.
8 ) Nel tuo romanzo si parla anche di archeologia, cosa ti ha spinto su questo scelta? Il protagonista è un archeologo oristanese specializzato in Archeologia Fenicio-Punica, un trentaquattrenne con una doppia vita e natura. Fin da subito volevo descrivere la vera professione dell'archeologo, distaccandomi completamente dal falso mito alla Indiana Jones e Lara Croft. In Italia essere archeologo NON è facile, e soprattutto, non si “va alla ricerca di manufatti”. Almeno, non in modo semplicistico come i media ci fanno vedere. Ho cercato di descrivere questa figura nel modo più realistico possibile, chiedendo informazioni a veri archeologi e leggendo diverso libri sulla professione, in modo da mostrare al lettore il “vero” archeologo, che non scava e basta. Spero di essere riuscita nella mia impresa!
"La Preghiera del Peccatore", primo episodio della serie "Evadne Invicta" DISPONIBILE SU AMAZON (gratis con #kindleunlimited)
"Il Re della Città", secondo episodio della serie "Evadne Invicta" DISPONIBILE (gratis con #kindleunlimited)
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