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Come spiegare la storia ai bambini! Ne parliamo con Chiara Cipolla

Ultima intervista dell'anno! Oggi abbiamo con noi Chiara Cipolla, autrice e illustratrice specializzata in testi per bambini che spiegano loro la storia in modo efficace e divertente! 1) Chi è Chiara Cipolla e che cosa fa? Ciao Emanuele, sono un'autrice e disegnatrice di guide turistiche, album da colorare e libri di divulgazione storica per ragazzi. Mi sono appassionata alla storia dei popoli del passato che hanno abitato l'Italia e provo a raccontarla con un pizzico di leggerezza e ironia. Questo è quello che faccio nel mio pochissimo tempo libero, per il resto sono mamma di Bianca, lavoro full time presso una nota multinazionale e risiedo all'estero, cercando di sopravvivere alle mille incomprensioni di una lingua che ancora non riesco del tutto a capire. 2) Parlaci allora del tuo ultimo libro, che cosa dobbiamo aspettarci? "Sai chi erano i Longobardi" pubblicato da Edizioni Helicon non è solo la storia dei Longobardi in Italia, ma anche quella dei popoli che si sono succeduti dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Volevo dare ai lettori una visione d'insieme, far comprendere perchè questo popolo è arrivato in quel preciso momento e come ha fatto a stabilirsi con abbastanza facilità sia a nord che a sud. Nel libro descrivo personaggi e avvenimenti storici raccontati in prima persona dal corvo Taddeo e Paolo Diacono, il più famoso cronista della sua epoca. Quindi aspettatevi curiosità, aneddoti e una storia avvincente non ancora troppo conosciuta. 3) Come hai affrontato la civiltà bizantina? Non si può parlare di Longobardi senza raccontare la storia dei Bizantini con cui sono stati costretti a spartirsi l'Italia. Nel libro parto da Teodosio il Grande che lascia ai suoi due figli, Onorio e Arcadio, due imperi distinti: quello d'Occidente e quello d'Oriente, conosciuto anche come Impero Bizantino. E' qui che la storia prende vita. Da un lato racconto ciò che accade in Italia, dall'altro porto il lettore nella corte d'Oriente a conoscere i vari imperatori tra cui Giustiniano e Teodora, una delle figure più interessanti e progressiste dell'epoca. 4) Perchè hai scelto di scrivere ai bambini? Parte tutto dalla voglia di raccontare in modo semplice cose non semplici. Io sono assolutamente convinta che un bambino che entra in contatto con la storia sarà un adulto curioso che avrà voglia di conoscere, viaggiare e portare altri ad appassionarsi al nostro passato. Anche perchè la storia è stata spesso raccontata in modo secondo me sbagliato, impressioni personali di alcuni autori hanno finito per diventare fatti e una narrazione troppo accademica di altri ha allontanato la maggior parte dei possibili lettori. 5) è più difficile scrivere ai bambini o agli adulti? Non ho mai scritto per adulti quindi non saprei rispondere. So solo che il lavoro dietro al tipo di libri che faccio è davvero lungo. Un processo fatto ricerche, letture di testi, collaborazioni (e qui colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente il Professor Marco Valenti, docente di archeologia cristiana e medievale dell'Università di Siena per il suo prezioso aiuto). Tutto questo materiale dev'essere poi filtrato, ridotto e sintetizzato senza perdere di freschezza. Ringrazio anche Anna Maria Arruffoli, mia madre, che ha lavorato come editor presso alcune case editrici e mi aiuta professionalmente alla revisione dei testi. 6) Vuoi accennarci a qualche altro tuo lavoro? Sono molto eccitata per la prossima uscita di un album da leggere e colorare dedicato alla Calabria. Una delle cose di cui sono più orgogliosa e non vedo l'ora di poterla presentare pubblicamente. Qui unisco finalmente tutte le mie passioni: i viaggi, i disegni, le tradizioni culinarie e la storia. 7) Pensi che la nostra eredità longobarda e bizantina in Italia sia sufficientemente valorizzata? No. La nostra storia è schiacciata dall'immensa presenza della civiltà Romana, ed è giusto che se ne parli tanto perchè è stata qualcosa di incredibile. Ma non dobbiamo scordare che in Italia sono passati davvero tanti popoli e che ognuno di loro ha lasciato qualcosa, un'impronta che permane ancora oggi. Longobardi e Bizantini ci hanno lasciato tantissime cose ma per la maggior parte delle persone si riduce tutto ad un breve passaggio chiamato genericamente "invasioni barbariche" e "secoli bui" quando non è ancora chiaro che la storia che racconto avviene di fatto nel Medioevo. 8) Come possiamo fare appassionare i bambini alla storia? Non bisogna pensare ai bambini come ad imbuti dove riversare solo fatti e date ma vanno stimolati e incuriositi. Non credo abbia importanza se non conoscono tutte le guerre puniche, sempre che non sia materia di interrogazione, ma se ricordano con esaltazione la storia di Annibale e Scipione siamo sulla buona strada per avere dei piccoli appassionati. Tutto il resto arriva con il tempo ma se alla base non c'è curiosità e voglia di scoprire, resta solo l'imbuto. 9) Che soluzione pensi che ci sia per questo mondo dove ormai le materie umanistiche sono viste come "cose noiose che non danno lavoro"? Finalmente stiamo scoprendo un nuovo modo di fare divulgazione. Lo possiamo vedere nei musei attrezzati con guide per bambini, nei libri dedicati come quelli che scrivo io, nelle rievocazioni storiche, nella ricostruzione di antichi villaggi come l'archeodromo di Poggibonsi, per fare un esempio. Purtroppo rimane uno zoccolo duro di persone che ritengono la storia come qualcosa di esclusiva per accademici e in molti storcono il naso pensando ad una narrazione aperta e comprensibile al grande pubblico. Per me qualsiasi occasione di rendere la conoscenza fruibile è assolutamente dovuta e necessaria. E' così che si crea lavoro e possibilità di avere fondi per nuovi scavi. Inoltre siamo in Italia, non esiste un solo luogo nel nostro territorio che non possa vivere di cultura. 10) Quanto è difficile realizzare dei disegni che possano catturare l'attenzione dei bambini nella loro semplicità? Ho la fortuna di avere una piccola critica in casa, mia figlia Bianca di anni 6 a cui passo ogni disegno per averne l'approvazione. Se le piace, e non succede sempre, sono tranquilla. Allora ti auguriamo una grande fortuna e speriamo di rivederti presto sul nostro blog! Grazie mille Emanuele per avermi concesso questo spazio. A presto!

Ecco qualche link per conoscere Chiara e i suoi lavori:

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